Le recenti piogge hanno aggravato la qualità del manto stradale. Nicolas Cantarini, intermediario di Broker: «Tempi lunghi per la liquidazione. Affidarsi sempre ad un legale»

JESI – Le recenti piogge che hanno colpito anche le nostre città hanno aggravato pesantemente la qualità del manto stradale minando la sicurezza degli automobilisti costretti zigzagare per evitare le buche più profonde. Quando ci si finisce dentro col proprio veicolo possono verificarsi danni agli pneumatici, sospensioni, albero motore e per ottenere il risarcimento l’iter in teoria è semplice ma non sempre né agevole né rapido.

«Le amministrazioni comunali – dice Nicolas Cantarini, intermediario di Broker – hanno la responsabilità civile sui propri beni e quindi hanno stipulato obbligatoriamente una polizza assicurativa che tutela l’automobilista che ha subito un danno documentato a causa della cattiva manutenzione delle strade».

Fare foto del danno e del punto dove l’evento è accaduto è semplice e costituisce una prova indispensabile per ottenere il risarcimento del danno.

Nicolas Cantarini Jesi«Diversa è la questione se vi sono dei feriti – insiste Cantarini. In quel caso l’accertamento deve essere a cura dell’autorità, ambulanza, vigli urbani o polizia stradale». I tempi però sono piuttosto lunghi per ricevere l‘indennizzo per i danni subiti.
«La pratica che arriva in Comune non è certo prioritaria e di norma il range per evaderla va da 60 a 180 giorni».

Avvalersi di un supporto legale potrebbe consentire all’automobilista danneggiato di vedere risarcito il suo danno in tempi più celeri. «Si tratta di un buon consiglio e totalmente disinteressato – spiega l’intermediario di broker – perché l’assicuratore chiamato a risarcire poi vedrà addebitarsi anche le spese legali».

A proposito di suggerimenti ce n’è uno prioritario da parte di Cantarini: «Presentare una pratica il più possibile completa e dettagliata sia dell‘accadimento, che del luogo, che delle condizioni in cui versa l’auto dopo il danno così come del manto stradale responsabile del fatto ma, soprattutto, non andare in officina per farsi sistemare l’auto o le gomme prima che il perito non abbia accertato tutto. Presentare la fattura della riparazione quasi mai porta alla completa liquidazione della stessa».

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